La Commissione europea presenta la sua strategia per la macroregione adriatico-ionica. Prima macroregione a comprendere paesi europei ed extra-europea in uguale misura, con otto stati e 70 milioni di cittadini coinvolti, è anche la più grande finora avviata dall’Ue.

Alla base della proposta presentata mercoledì dai commissari alla Pesca e alla Politica regionale Maria Damanaki e Johannes Hahn c’è la strategia marittima per il mare Adriatico e il Mar Ionio, adottata dalla Commissione il 30 novembre 2012, ma anche i risultati delle consultazioni pubbliche promosse dall’Esecutivo comunitario per coinvolgere gli stakeholder nella definizione del progetto.

Economia marittima, protezione dell’ambiente marino, infrastrutture dell’energia e dei trasporti e turismo sostenibile sono i pilastri della proposta della Commissione per lo sviluppo dell’area, che comprende Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia. Ciascuna tematica è stata sviluppata da una coppia di paesi, uno appartenente all’Unione e uno extra-europeo: l’Italia, con la Serbia, si è occupata delle azioni in materia di energia e trasporti, Grecia e Montenegro hanno lavorato sulla “crescita blu”, Slovenia e Bosnia-Erzegovina sulla qualità ambientale, Croazia e Albania sul turismo sostenibile.

Non sono previsti finanziamenti aggiuntivi, ma la macroregione potrà beneficiare di risorse a valere sullo strumento di preadesione (Ipa) e sui fondi strutturali e di investimento europei (SIE). I negoziati sul testo partiranno sotto presidenza italiana, nella seconda metà dell’anno.

Lancio ufficiale da parte della Commissione Europea dell’EUSAIR:

http://ec.europa.eu/regional_policy/cooperate/adriat_ionian/documents_en.cfm#1