Da oggi, la Croazia entra ufficialmente a far parte dell’Unione europea, diventando il ventottesimo paese dell’UE. Il primo luglio rappresenta dunque una data storica non solo per il Paese balcanico, ma per l’intero processo di integrazione europeo. Dopo Bulgaria e Romania, infatti, che erano entrati a far parte dell’UE nel 2007, non c’era stato più nessun accesso all’Unione.
La Croazia è in festa, dunque, e si prepara a cogliere tutte le opportunità che potranno arrivare dal suo nuovo status di membro, soprattutto nel settore del turismo. Quest’ultimo, già in costante crescita e principale fonte di ricchezza dello Stato – rappresenta infatti 1/5 del suo Pil – dovrebbe avere notevoli benefici con la velocizzazione delle procedure di ingresso nel Paese.
Grossa soddisfazione viene espressa da tutti i partner dell’Euroregione Adriatico-Ionica, che da sempre hanno sostenuto con forza il lento processo che ha portato la Croazia a questo importante traguardo. Ad accogliere il Paese e a celebrare come un importante evento il risultato croato, non poteva mancare il Presidente dell’Euroregione Adriatico-Ionica, Michele Iorio. “L’entrata della Croazia nella UE rappresenta una novità importante e incoraggiante per il futuro della stessa Unione, ma anche per il bacino Adriatico-Ionico. L’Euroregione vive dunque un momento di festa, in quanto vari componenti croati aderenti al network istituzionale hanno raggiunto un obiettivo per il quale hanno lavorato e si sono impegnati fortemente. Molte della strategie che come Euroregione ci siamo date, potranno avere migliore attuazione e un sostegno più forte da un nuovo e convinto membro di quel grande e ambizioso sogno che è l’Europa unita. Ai colleghi croati vanno dunque le felicitazioni e gli auguri di tutti i membri dell’Euroregione”.